Le Osservazioni di N>O>I alla Variante al PGT di San Donato Milanese
Entro il 27 Settembre 2021 scadevano i termini per la presentazione ufficiale delle Osservazioni alla Variante del PGT del Comune di San Donato Milanese.
L’Associazione N>O>I – Network Organizzazione Innovazione ha voluto fornire come sempre il proprio contributo civico e ha inviato questa osservazione
Osservazioni di N>O>I Network Organizzazione Innovazione
Al Sindaco di San Donato Milanese Andrea Checchi
All’ Assessore all’Urbanistica di San Donato Milanese Gianfranco Ginelli
Al Dirigente dell’Ufficio Tecnico di San Donato Milanese Arch. Giampaolo Porta
OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE DEL PGT 2021 DI SAN DONATO MILANESE (MI)
- La legge urbanistica regionale prevede che il piano abbia una durata di 5 anni, essendo questa la durata dell’amministrazione
- Il piano prefigura invece degli scenari fino al 2030, impegnando le scelte delle future amministrazioni su una strategia di lunga
- Le scelte che scaturiscono dal piano dovrebbero essere limitate al periodo di 5 anni, senza prefigurare investimenti più in là nel tempo per compensare effetti
- In particolare non possono essere autorizzate trasformazioni edilizie che non siano precedute dal completamento delle opere infrastrutturali che le
- Nuove edificazioni nelle aree di trasformazione devono essere supportate dalle linee di trasporto pubblico esistenti o in fase di completamento.
Numero degli abitanti previsti e nuova edificazione
PREMESSO CHE
L’aumento della popolazione di San Donato Milanese eterodiretto attraverso la scelta politica ben precisa di questa maggioranza di concedere ai costruttori privati grandi spazi di territorio comunale al fine di edificare nuove unità abitative è in antitesi con quanto viene annunciato nei proclami del voler tendere verso una città più verde e più sostenibile.
MA
E’ risaputo che le scelte effettuate dalla politica sandonatese attualmente in carica riverberano una palese sudditanza nei confronti della politica milanese che attualmente vede nell’hinterland non una parte importante del territorio della Città Metropolitana di Milano, bensì uno spazio da prendere d’assalto , sfruttandolo con finalità di mitigazione spesso assai negative relativamente ad alcune istanze che per limitazioni strutturali del territorio non possono più essere perpetrate nella Città di Milano.
Quindi ogni nuova costruzione sul territorio di San Donato Milanese andrà conseguentemente a far diminuire drasticamente il rapporto tra numero di abitanti e metri quadrati di verde disponibili per ogni cittadino. Tutto ciò è evidentemente in contrasto con le finalità che questo PGT si prefigge.
D’altra parte Milano è già una città molto densa, con una media di 7.000 abitanti per kmq ma con punte nei quartieri semicentrali di 22.000 abitanti per kmq e non è quindi pensabile di densificarla.
CHIEDIAMO CHE
Vi sia una netta inversione di rotta attraverso la difesa delle aree verdi attualmente presenti nel territorio sandonatese anche se queste ( vedi PRG del 1985 ) risultano edificabili.
La pandemia che stiamo attraversando, accompagnata dall’evidente crisi climatica mondiale, ha mutato radicalmente il mondo che conosciamo e la gestione amministrativa di un territorio non può essere la stessa condotta nel passato.
Fare politica significa avere una visione costruttiva e migliorativa del futuro. Assolutamente fare politica non vuol dire soggiacere alle istanze anacronistiche di un passato ormai spazzato via per sempre.
INOLTRE
La presenza di un numero rilevante di appartamenti sfitti e di uffici vuoti ubicati in San Donato Milanese ci fa comprendere come sia necessario aumentare l’utilizzo degli edifici esistenti senza costruirne di nuovi, con una politica fiscale adeguata e una incentivazione degli affitti, andando a rigenerare il costruito presente in maniera fattiva e realmente funzionale.
Aumento del verde e aree agricole
Per la vivibilità della città devono essere aumentate le aree verdi sia all’interno di essa che nella cintura tra la città e i comuni limitrofi, rappresentata dalle aree del Parco Sud.
L’obiettivo del PGT dovrebbe quindi essere sia di salvare le aree agricole dall’espansione della città sia di creare ampi parchi nelle aree industriali e in dismissione in modo da “far respirare la città” e diminuire l’effetto dell’isola di calore.
Il verde nelle aree di trasformazione dovrà essere effettivo e dovrà essere calcolato solo quello su terra piena e non anche quello di copertura, per esempio, dei parcheggi interrati.
Particolare attenzione dovrà essere riservata all’impatto delle ombre degli edifici sul verde, tramite studi obbligatori sulle ombre.
Il Parco Sud andrà salvaguardato acquisendo le aree tramite esproprio con le risorse ottenute da oneri di urbanizzazioni e monetizzazioni, che andranno adeguate nel caso dei piani attuativi al reale utile ottenuto dall’operatore.
Nelle aree non espropriate l’agricoltura andrà salvaguardata non dando alcuna speranza ai proprietari di future possibilità di edificazione, anche in caso di abbandono delle coltivazioni.
Andrà fatta una politica attiva di rimozione delle attività improprie dalle aree agricole, addebitando ai proprietari i relativi costi. Sarà quindi nel loro interesse che le aree siano coltivate.
Dovranno essere istituite delle tasse di scopo sulle aree non coltivate.
Negli ATU (Ambiti di Trasformazione Urbana ) e ATIPG ( Ambiti di Trasformazione di Interesse Pubblico Generale) devono essere raggiunte le percentuali di verde sul totale dell’area al fine di raggiungere il limite di legge di 24 mq/ab fissato dal DM 1444/68, la cui validità in Lombardia è stata affermata dal Tar lombardo (9 mq per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, 15 mq per i parchi pubblici urbani e territoriali).
Trasporti
Vanno migliorati i collegamenti su ferro e i servizi pubblici nell’hinterland in modo da limitare l’utilizzo dei mezzi privati negli spostamenti da e verso i Comuni limitrofi a San Donato Milanese.
Occorre incentivare la mobilità ciclabile tramite l’aumento delle isole ambientali a bassa velocità e la creazione e manutenzione di percorsi ciclabili nelle vie di grande traffico, considerando che la Città di San Donato Milanese è tra i fondatori della SMART LAND. Occorre con urgenza e senza procrastinare ulteriormente tale passaggio, dar vita alla creazione delle Ciclovie sulla SS9 Via Emilia fino a Lodi e sulla Paullese fino a Crema.
Associazione N>O>I – Network Organizzazione Innovazione
Presidente: Fabrizio Cremonesi
VicePresidente: Flavio Mantovani